La trama
Praga, anni ’30 del novecento. Karl Kopfrkingl è l’addetto al forno crematorio del cimitero. È un uomo morigerato, amante della famiglia, della musica, dotato di sensibilità religiosa che coltiva leggendo un libro sul buddismo tibetano. Ogni suo gesto e ogni sua parola sono pieni di affettata premura per il prossimo, di manierato perbenismo, di attenzioni formali. Kopfrkingl è un ometto pingue, astemio, dai modi leziosi con cui specialmente tratta la moglie e i figli, un fare artatamente ossequioso che lo contraddistingue anche mentre velatamente esterna l’alta opinione che ha di sé stesso. Kopfrkingl è anche un edonista, un frequentatore di bordelli, un avido perseguitore di minuscole ambizioni personali. Kopfrkingl, insomma, è il prototipo del piccolo-borghese.