La trama
John Arrington, giovane proprietario di una casa di moda, per un trauma subito durante l’infanzia, cade frequentemente preda di raptus omicidi. Le vittime sono le indossatrici con cui lavora e la sua stessa moglie: la polizia ha dei sospetti ma non ha prove per inchiodarlo…
Opera surrealista ricca di invenzioni visive e di umorismo nero, tra le migliori di Bava -leggenda vuole che sia stata di forte ispirazione nella produzione Argentiana- per la speciale dimensione che la situa a metà strada tra il thriller classico e la raffinata storia di fantasmi, tematica narrativa particolarmente cara al regista italiano di cui quest’anno ricorrono i 40 anni dalla scomparsa.
Il film che John guarda in televisione è I tre volti della paura, sempre di Mario Bava (1914-1980), nell’episodio “I Wurdalak” con Boris Karloff, morto appena un anno prima dell’uscita de Il rosso segno della follia.
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